Un bel dì vedremo
levarsi un fil di fumo
sull’estremo confin del mare.
E poi la nave appare –
poi la nave bianca
entra nel porto, romba
il suo saluto. Vedi?
È venuto!
Io non gli scendo incontro.
Io no. Mi metto là
sul ciglio del colle e aspetto,
e aspetto gran tempo
e non mi pesa
la lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
un uom, un picciol punto
s’avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto –
Che dirà? che dirà?
Chiamerà “Butterfly!”
dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta,
un po’ per celia
e un po’ per non morir
al primo incontro,
ed egli alquanto in pena
chiamerà, chiamerà:
“Piccina mogliettina,
olezzo di verbena!” –
i nomi che mi dava
al suo venire.
Tutto questo avverrà,
te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io con sicura fede l’aspetto!